Se volete verificare lo stato del vostro fascicolo potete usare il sito messo a disposizione dal Ministero della Giustizia che viene riportato sotto:
https://servizipst.giustizia.it/PST/it/pst_2_6.wp
Selezionate la Regione, l'ufficio di riferimento del Tribunale Ordinario della città di dove si trova l'immobile ed infine il Registro, che per tutti è " Esecuzioni Immobiliari". Inserito questi dati cliccate su "Consulta". Selezionate " Ruolo Generale " ed andate ad inserire il numero di procedura e anno.
Verrete condotti al fascicolo, cliccate sul numero del ruolo generale evidenziato in blu, si aprirà il Fascicolo in cui sono contenute tutte le informazioni sulla procedura esecutiva.
Sotto riportiamo il link del Portale delle Vendite Pubbliche del Ministero della Giustizia:
Selezionate il bottone " Affina la Ricerca"
Selezionate dal menù a Tendina il Tribunale di competenza.
Inserite numero procedura ed anno.
Si aprirà la pagina contenete la vendita attuale ed eventuali vendite pregresse.
Il pignoramento è una procedura esecutiva che porta alla vendita forzata dell’immobile di proprietà e viene promossa da chi vanta un credito nei confronti del debitore, oggetto del pignoramento. I creditori possono essere svariati e verranno soddisfatti in base al loro grado di privilegio.
Il nostro intervento mira a risolvere totalmente la situazione debitoria. Il nostro punto di forza è quello di fornire un'assistenza e una consulenza globale al cliente, stragiudiziale e legale, per tutto l'iter della pratica. In particolare lo Studio, valutata la corretta strategia, procede, se necessario alla vendita dell'immobile sul libero mercato e contemporaneamente raggiunge accordi con tutti gli eventuali creditori, ottenendo considerevoli riduzioni del debito e garantendo l'estinzione di tutti i debiti, anche se molto superiori al valore immobiliare.
Lo Studio Bottaro offre servizi professionali altamente qualificati, costituito da un nutrito gruppo di professionisti con diverse specializzazioni. Lo staff, composto da esperti in mediazione, agenti immobiliari, consulenti bancari, avvocati, unendo sinergicamente ogni competenza è in grado di gestire con profitto e risolvere ogni problematica legata ai pignoramenti immobiliari. Molto spesso, il singolo professionista, agente immobiliare, avvocato o altro, non ha le complessive competenze che sono necessarie per definire questo tipo di situazioni.
Perdere un immobile all'asta è sempre la soluzione peggiore. Innanzitutto il bene si svaluta notevolmente, ma soprattutto i creditori cercheranno di soddisfarsi al meglio lasciando, nella maggior parte dei casi, l'esecutato ed eventuale garante/i ancora obbligato per il residuo debito. Solo raramente infatti, il valore immobiliare è sufficiente a sanare i debiti in sede d'asta. In tutti gli altri casi il cliente perderà l'immobile e rimarrà segnalato per la parte restante dei debiti. Con il nostro intervento si ha la certezza di veder ripianata l'intera esposizione con tutti i creditori.
Assolutamente no, le due strade viaggiano parallelamente, il Tribunale prosegue nel suo percorso, ovvero la vendita dell’immobile all’Asta e lo Studio persegue il suo obiettivo scegliendo la strategia migliore. Il nostro scopo è quello di “battere il Tribunale sul tempo” e agire prima che l’immobile venga aggiudicato in asta. Ricordiamo che non esiste modo di bloccare la Procedura Esecutiva se non pagando il debito. La cosiddetta “sospensione” può essere richiesta una sola volta per un periodo di tempo limitato in casi estremamente eccezionali ed è proposta congiuntamente con i Creditori.
E’ possibile ma non lo si può garantire, dipenderà dall’esito della trattativa con i Creditori.
Purtroppo non possiamo garantire con certezza che tutte le parti presenti nella procedura accettano di definire in maniera tombale la posizione, il nostro obiettivo è comunque quello di ottenere il consenso di tutti i Creditori al fine di liberare l’Esecutato da ogni singolo debito. Ricordiamo che il discrimine tra la vendita tramite lo Studio e l’aggiudicazione in Asta è proprio questo: se si perde la casa all’Asta l’Esecutato verrà perseguitato dai Creditori finchè non si saranno integralmente soddisfatti andando ad aggredire ulteriori eventuali immobili di proprietà , il quinto dello stipendio o della pensione o del TFR.
Sbagliatissimo. E’ una credenza comune e molto diffusa pensare che il Tribunale si lasci “impietosire” da determinate situazioni famigliari, la Procedura Esecutiva prosegue ugualmente e in caso di vendita si conclude con l’accesso forzoso in caso di resistenza degli Esecutati. Esistono sentenze relative all’argomento che confermano l’impossibilità di avvalersi di situazioni di disagio per bloccare l’Asta o rimanere più a lungo nell’immobile. Ricordiamo che la Procedura esecutiva si conclude con un atto di esproprio e non di sfratto.
L’esecutato in prima persona no. Proponiamo come ultima spiaggia la possibilità di acquisto in asta da parte di un parente/amico/prestanome (ecc…) precisando che in questo modo si tiene l’immobile in ambito famigliare, ma i debiti restano in capo al Debitore. Si ricorda che il partecipante all’asta deve essere estraneo da cointestazioni e/o garanzie dell’immobile in questione e che sarà necessario seguire particolari procedure in caso di soggetti coniugati in regime di comunione dei beni.
L’esecutato in prima persona no ( o meglio no tramite vendita o accensione di nuovo mutuo ). L’acquisto dell’immobile fuori asta da parte di parenti/amici/prestanome è una delle soluzioni che prospettiamo al cliente per metterlo a proprio agio evitando di proporgli in prima battuta la vendita dell’immobile sul libero mercato. Il fattore affettivo legato alla propria casa va considerato profondamente e spesso offrire come prima e unica soluzione la vendita a estranei del proprio immobile mette il potenziale cliente sulla difensiva compromettendo l’esito e il buon fine dell’appuntamento. E’ bene proporre sempre di percorrere contemporaneamente tutte le possibili strade in modo da crearsi delle alternative.
A partire dall’aggiudicazione il vincitore della gara avrà un lasso di tempo compreso tra i 60 e 120 giorni che varia da Tribunale a Tribunale per versare il Saldo Prezzo, successivamente il Giudice emetterà il Decreto di Trasferimento con il quale avverrà il passaggio di proprietà dall’Esecutato all’aggiudicatario, dopodichè procederà alla notifica del Precetto di Liberazione. Si stima indicativamente che a partire dall’aggiudicazione, anche a seconda di vari fattori che possono influire sulla tempistica, l’Esecutato possa abitare ancora l’immobile per circa 4/6 mesi.
Nel più breve tempo possibile dal momento in cui riceviamo una Proposta di acquisto. Consigliamo già in fase di acquisizione del mandato di invitare l’Esecutato ad attivarsi nella ricerca di un‘altra abitazione in quanto il giorno prima dell’Atto in Tribunale dovremo controllare che l’immobile sia totalmente ed effettivamente libero ( salvo diversi accordi presi in fase di offerta d’acquisto ). Ricordiamo che un immobile vuoto è più appetibile e, in possesso da parte dell’Agenzia Immobiliare delle chiavi dell’immobile, risulterà più semplice gestire le visite dei potenziali acquirenti.
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